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ANALISI DI VINO

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L’accuratezza e la passione che impieghiamo nelle nostre ricerche e sperimentazioni di laboratorio è ciò ci caratterizza; AMIVO punta ad essere un appoggio reale per le vostre aziende e proprio per questo cerchiamo di rendere chiaro ciò che analizziamo nei vari campioni e cosa ci 

ANALISI DI OLIO

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LA STORIA CHE STA DIETRO AI PRODOTTI CHE TRATTIAMO

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Introduzione

Il vino e l’olio d’oliva sono due dei prodotti alimentari più antichi e simbolici della cultura mediterranea. Entrambi hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità, non solo come alimenti, ma anche come oggetti di culto, di scambio e di identità culturale. La storia del vino e dell’olio è intrecciata con le vicende di numerose civiltà, e la loro produzione e consumo sono cambiati nel corso dei secoli, ma restano ancora oggi parte integrante della vita quotidiana di molte persone.


LE ORIGINI DEL VINO

Le prime tracce di produzione del vino risalgono a circa 8.000 anni fa, nella regione del Caucaso, tra l’attuale Georgia, Armenia e Iran. Resti di viti e anfore contenenti residui di vino sono stati ritrovati in antichi villaggi di queste zone. Da lì, la conoscenza della vinificazione si diffuse verso Mesopotamia ed Egitto.
Gli Egizi lo consideravano una bevanda sacra, riservata ai faraoni e agli dei, mentre i Greci lo collegavano al culto di Dioniso, dio dell’ebbrezza e della festa. I Greci furono anche tra i primi a esportare il vino nel Mediterraneo, migliorando le tecniche di coltivazione e conservazione.

Tuttavia furono i Romani a dare al vino l’importanza che conosciamo oggi. Diffusero la coltivazione della vite in tutto l’Impero, soprattutto in Italia, Francia e Spagna, introducendo innovazioni come la potatura e la classificazione dei vitigni.
Per i Romani, il vino era una bevanda quotidiana, ma anche un elemento di status sociale: esistevano vini di lusso e vini popolari, e spesso veniva mescolato con spezie, miele o acqua. Grazie a loro, la cultura del vino si radicò in tutta l’Europa.

Durante il Medioevo, la produzione del vino fu preservata soprattutto dai monaci, che coltivavano le vigne nei monasteri per motivi religiosi (il vino era necessario per la messa) e commerciali. In questo periodo nacquero molte zone vinicole famose ancora oggi, come la Borgogna e la Champagne in Francia.

Con il Rinascimento, il vino tornò ad essere un simbolo di cultura e raffinatezza. Si svilupparono nuove tecniche di vinificazione, e si cominciò a distinguere tra vini bianchi, rossi e dolci. Nel Seicento e Settecento, grazie al commercio e alla colonizzazione, il vino si diffuse anche nel Nuovo Mondo, in paesi come Argentina, Cile, Sudafrica e Australia.

IL VINO OGGI

Oggi il vino è una delle bevande alcoliche più consumate al mondo. Le tecniche di vinificazione si sono notevolmente evolute, con l’introduzione di tecnologie moderne che garantiscono una maggiore qualità e sicurezza del prodotto. Tuttavia, il legame con la tradizione e la cultura locale è ancora molto forte. Le regioni vinicole tradizionali, come Bordeaux in Francia, la Toscana in Italia e La Rioja in Spagna, sono oggi famose per la qualità dei loro vini, che sono parte integrante della loro identità culturale e economica.

LE PRICIPALI CARATTERISTICHE DEL VINO

Il vino è un prodotto complesso, con numerose variabili che influenzano il suo sapore, il suo aroma e il suo colore. Le principali caratteristiche del vino includono:

  • varietà dell’uva: Ogni varietà di uva conferisce al vino caratteristiche uniche. Le varietà di uva più conosciute includono il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Pinot Noir, e il Chardonnay;
  • zona di produzione: La terra, il clima e il tipo di suolo in cui le viti sono coltivate influenzano il sapore del vino. Questo fenomeno, noto come terroir, è uno degli aspetti più affascinanti del vino;
  • fermentazione: La fermentazione è il processo biologico in cui i lieviti trasformano gli zuccheri presenti nell’uva in alcol. Il tipo di fermentazione e la durata influiscono notevolmente sul profilo aromatico del vino;
  • invecchiamento: Il vino può essere invecchiato in botti di legno o in contenitori di acciaio. L’invecchiamento in legno conferisce al vino complessità, con aromi di vaniglia, spezie e legno;
  • acidità e tannini: L’acidità conferisce freschezza al vino, mentre i tannini, che provengono principalmente dalla buccia dell’uva, sono responsabili della struttura e della persistenza del vino. Questi elementi influenzano la longevità e la capacità di invecchiamento del vino.

LE ORIGINI DELL’OLIO

Le prime coltivazioni di olivo risalgono a circa 6000 anni fa, nelle regioni del Vicino Oriente, in particolare tra l’attuale Siria, Palestina e Israele. Da lì, la pianta dell’olivo si diffuse verso Creta, la Grecia e l’Egitto.
Gli Egizi usavano l’olio soprattutto per scopi religiosi e cosmetici, non per l’alimentazione: serviva per ungere i corpi dei faraoni e per alimentare le lampade nei templi.
Furono però i Greci a valorizzarlo come alimento prezioso. L’olio era alla base della dieta, ma anche della cultura: veniva offerto agli dei, utilizzato per ungere gli atleti e celebrato come simbolo di pace e vittoria. Non a caso, le corone dei vincitori olimpici erano fatte di rami d’olivo.

I Romani diffusero la coltivazione dell’olivo in tutto il Mediterraneo, portandolo anche in Italia, Spagna, Francia e Nord Africa.
Per loro, l’olio d’oliva aveva molti usi: alimentare, medico, cosmetico e religioso. Nei mercati dell’Impero si commerciavano oli di qualità diversa, classificati in base alla spremitura e all’origine. Roma divenne il centro di un vasto commercio dell’olio, che viaggiava in grandi anfore di terracotta lungo rotte marittime e fluviali.
L’olio era così importante che divenne un indicatore di ricchezza e di civiltà.

Durante il Medioevo, la coltivazione dell’olivo continuò soprattutto nelle zone del sud Europa. I monaci mantennero viva la tradizione della produzione, usandolo sia per cucinare sia per l’illuminazione dei monasteri.
Nel mondo cristiano, l’olio d’oliva assunse anche un forte valore simbolico e religioso: era usato per le unzioni sacre, come nel battesimo e nella consacrazione dei re.

Con il Rinascimento, l’olio tornò protagonista della tavola e della medicina naturale. Divenne un prodotto sempre più raffinato, legato alla dieta mediterranea.
Nel Cinquecento e Seicento, grazie ai commerci con il Nord Europa, l’olio italiano e spagnolo raggiunse nuovi mercati. Nel frattempo, le tecniche di spremitura a freddo e conservazione migliorarono, permettendo di ottenere oli più puri e aromatici.

Nel XIX secolo, con la diffusione dell’industria e delle tecnologie moderne, la produzione di olio d’oliva è divenuta più meccanizzata. Tuttavia, il processo tradizionale di spremitura a freddo è ancora molto apprezzato per la qualità dell’olio che ne risulta. Oggi l’olio d’oliva è apprezzato in tutto il mondo per le sue qualità nutrizionali e il suo utilizzo in cucina, ma anche come ingrediente in prodotti cosmetici e medicinali.

LE PRINCIPALI CARATTERISICHE DELL’OLIO D’OLIVA

L’olio d’oliva è un alimento ricco di caratteristiche salutari, grazie alla sua composizione chimica e alle proprietà nutrizionali. Le sue principali caratteristiche sono:

  • acidi grassi monoinsaturi: L’olio d’oliva è particolarmente ricco di acido oleico, un acido grasso monoinsaturo che ha dimostrato effetti positivi sulla salute cardiovascolare;
  • antiossidanti: L’olio extravergine di oliva contiene polifenoli, che sono composti con proprietà antiossidanti, in grado di contrastare i danni dei radicali liberi;
  • composizione chimica: Oltre agli acidi grassi monoinsaturi, l’olio d’oliva contiene piccole quantità di acidi grassi polinsaturi e saturi, oltre a vitamine come la vitamina E e la K;
  • sapore e aroma: L’olio d’oliva può variare notevolmente in base alla varietà di oliva, al luogo di coltivazione e alla modalità di produzione. Può avere un sapore fruttato, amaro o piccante, caratteristiche apprezzate in diverse cucine del mondo.

CONCLUSIONE

La storia del vino e dell’olio d’oliva è una testimonianza della connessione profonda tra l’uomo e la terra. Entrambi questi prodotti hanno attraversato i secoli adattandosi alle nuove tecnologie e alle diverse culture, ma continuano a mantenere un forte legame con le tradizioni. Oggi, il vino e l’olio d’oliva non sono solo alimenti, ma rappresentano simboli di qualità, storia e passione, e rimangono fondamentali per la cultura mediterranea e mondiale.